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Pubblicazione : 24/04/2015
Europa per il bene comune: Campagna VolontEurope
VolonteuropeLa campagna di Volonteurope dal titolo “Europa per il bene comune” lanciata a Riga a fine marzo, si fonda sull'assunto che  che comunità inclusive, giuste e sostenibili derivino da comportamenti e modi di pensare condivisi nell’orizzonte del bene comune. L’iniziativa prende le mosse da un’azione denominata “Chiamata all'azione per il bene comune” promossa nel Regno Unito da una vasta rete di ONG. Alla manifestazione di lancio della Campagna erano presenti esponenti del governo, dell’impresa e del terzo settore. Secondo Volonteurope il bene comune deve essere sostenuto da una serie di principi, tra cui l'equità, l'inclusione, la collaborazione e la sostenibilità, come affermato da Diana Pauna - vice rettore della Stockholm School of Economics in Riga (SEE) Altro tema al centro del convegno le relazioni che, come ha sostenuto Juana Bengoa di Alianza por la Solidaridad, affiliato spagnolo di Volonteurope«sono al centro della visione del bene comune, una risorsa spesso sottovalutata e che invece dovremmo sfruttare». Tra gli altri relatori Armis Sauka, direttore del Centro per il Business sostenibile della Stockholm School of Economics in Riga, che ha evocato il tema dell’ «egoismo» come non necessariamente antitetico al ben comune: «ci sono aziende – ha detto - che operano sulla base dei principi del bene comune, non con l’obiettivo di aiutare la società, ma con approccio egoistico di tutela dei propri interessi». Affermazioni di questo tipo hanno aperto un ampio dibattito sul ruolo degli imprenditori nella costruzione di una visione del bene comune: coloro che ritengono che per ottenere un impegno dagli imprenditori in tal senso siano necessarie politiche di incentivi da parte dello Stato, hanno trovato un intenso confronto con coloro che invece sostengono si debba agire sul piano normativo (ancora la spagnola Juana Bengoa, ma anche la lettone Dace Maulina di Brivpratigais.lv). Alcuni partecipanti hanno sottolineato che non è semplice trovare dei principi universali comuni sull'argomento e che qualche area di dissenso sul bene comune ci sarà sempre. Il direttore della Social Platform Pierre Baussand ha sostenuto comunque l’importanza di individuare alcuni elementi-chiave sintetizzabili nell’assunto «mai lasciare indietro nessuno». L’obiettivo di VolontEurope non è imporre un’agenda ma aprire uno spazio di dibattito attorno alla visione del bene comune a partire da domande che tutti possono condividere e che riguardano gli effetti dell’azione di ciascuno in termini di beneficio per la società, di prosperità per le generazioni future, la sostenibilità ambientale. La Campagna di VolontEurpoe non intende mettere pressione sugli attori-chiave per modificarne i comportamenti, intende raccontare una storia, una speranza. «Questo è alla nostra portata e dipende da noi» ha detto Baussand, secondo il quale, «abbiamo bisogno di combinare principi e politiche, idee e pratiche». Nell’ambito della Campagna, VolontEurope sta raccogliendo buone pratiche in tema di «bene comune e comportamenti». La prossima tappa della manifestazione si svolgerà a Sofia l’8 maggio prossimo dove avrà luogo una conferenza sul tema “La Governance per il bene comune” il ruolo dello Stato capacitante. Approfondisci