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Pubblicazione : 13/10/2015
Presentato l'indice della fame nascosta 2014
È stato presentato a Expo Milano 2015 l’Indice globale della fame nascosta Global Hunger Index – GHI) elaborato dal Cesvi, in collaborazione con ISPI e Link2007. Secondo gli ultimi dati, La fame globale è in calo, ma il numero di persone affamate nel mondo resta inaccettabilmente alto. Dei 120 Paesi analizzati, 2 sono in condizioni estremamente allarmanti (Burundi ed Eritrea), 16 hanno un livello di fame allarmante (tra cui Haiti, India, Mozambico) e 37 sono gravi (tra cui Zimbabwe, Uganda e Kenya) Emergono, comunque, drammatiche differenze tra regioni e Paesi. L'Asia Meridionale e l'Africa subsahariana hanno il più alto punteggio GHI 2014, rispettivamente 18,1 e 18,2, presentando ancora un grave livello di fame. Il progresso è evidente in Asia orientale e sud-orientale, dove il GHI è diminuito del 54% - e in America Latina e Caraibi, dove il punteggio GHI è diminuito del 53%. Angola, Bangladesh, Cambogia, Ciad, Ghana, Malawi, Niger, Ruanda, Thailandia e Vietnam hanno riportato forti miglioramenti rispetto al 1990. Ogni anno l'Indice Globale della Fame propone un approfondimento tematico che aiuta ad analizzare la fame come fenomeno multidimensionale.  Tema del 2014 è la Fame Nascosta. Spesso difficile da individuare ma potenzialmente devastante, la fame nascosta è una forma di sottonutrizione che si verifica quando l'assunzione e l'assorbimento di vitamine e minerali sono troppo bassi per garantire buone condizioni di salute e di sviluppo. Più di 2 miliardi di persone in tutto il mondo soffrono la fame nascosta, che indebolisce il sistema immunitario, compromette lo sviluppo fisico e intellettuale, e può portare alla morte. I suoi effetti sono particolarmente acuti durante i primi 1.000 giorni di vita di un bambino. Oltre a inficiare la salute umana, la fame nascosta può impedire anche lo sviluppo socioeconomico, soprattutto in Paesi a basso e medio reddito. Scarica