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Pubblicazione : 06/01/2016
Torino, Milano, Bologna: pioniere italiane dell’innovazione sociale
È quanto emerge da un’analisi recentemente pubblicata sul sito di Ciitalia- Fondazione ANCI ricerche, la struttura dell’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) dedicata agli studi e alle ricerche sui temi di principale interesse per i le amministrazioni locali (ambiente, istituzioni e innovazione, Welfare e società, inclusione sociale, partecipazione e gestione degli spazi pubblici e politiche urbane). Cittalia segnala innanzitutto i temi sui quali le città italiane stanno investendo per «per realizzare strategie e azioni di innovazione sociale»: dalla creazione di lavoro innovativo al coinvolgimento attivo dei cittadini nelle azioni di rigenerazione urbana, sottolineando poi che esistono programmi europei (Urbact) e progetti Seismic che stanno dando alle città italiane l’opportunità di configurarsi a livello europeo come veri e propri «laboratori urbani» da cui emerge il «patrimonio di pratiche e visioni che caratterizzano il dibattito italiano» e che «posizionano le nostre città sulla mappa europea dell’innovazione». Vengono poi citate le esperienze più significative delle tre città Torino è città che da tempo investe sull’innovazione sociale con una visione strategica a cui si può ricondurre la partecipazione a Urbact da cui derivano azioni quali My Generation at Work e BSInno che esplorano il possibile ruolo delle amministrazioni locali nella promozione di modelli positivi di collaborazione con il mondo locale dell’innovazione. Ruolo-chiave è poi assegnato in questo quadro a Torino Social Innovation e al programma FaciliTO «che ha fornito un sostegno a start upper provenienti sia dal contesto urbano che da altre parti d’Italia, con l’intento di sviluppare e far crescere in città le proprie idee imprenditoriali». Ultimo nato in questo disegno strategico è il centro Open Incet che aggrega un molteplicità di soggetti, nella forma dell’Associazione temporanea di imprese: e «si propone come modello di gestione integrata a favore di processi di innovazione diffusa su tutto il territorio» A Milano indubbio catalizzatore dell’innovazione sociale è stato Expo 2015. Dall’esperienza di Expo nasce il primo portale di crowfunding civico sul quale il Comune di Milano ha investito 400 mila euro e che punta su temi quali la rigenerazione degli spazi pubblici, il miglioramento della qualità della vita e la riduzione del digital divide. Infine per Bologna è segnalata una serie di iniziative di sviluppo urbano sostenibile condotte a partire dal confronto con i residenti: Dal miglioramento della rete civica al coinvolgimento attivo dei residenti nelle politiche di partecipazione con il Regolamento Beni Comuni, Bologna ha realizzato una strategia complessiva di innovazione sociale basata sul recupero degli spazi e l’empowerment civico. Per maggiori informazioni sulle azioni realizzate a Bologna è possibile consultare il portale Incredibol. Fonte: Portale Cittalia – sezione innovazione sociale