Pubblicazione : 02/02/2016
Donazione all’ambulatorio per senza dimora
Accade a Torino, città nella quale ogni anno sono circa 1.500 le persone senza dimora che chiedono aiuto ai servizi della città che, per altro vedono costantemente ridursi i fondi a loro disposizione.
Gli stessi servizi socio assistenziali torinesi segnalano che solo per 170 delle persone incontrate è stato possibile attivare interventi che andassero oltre la bassa soglia.
La carenza di risorse, però, rischia di aggravare i costi di lungo periodo per la collettività, soprattutto se si guarda alla popolazione dei cosiddetti irriducibili, coloro, cioè che, a causa di un mix di problemi (mancanza di risorse, problemi psichiatrici e dipendenze) non riescono a mantenere o riallacciare legami con il tessuto sociale.
È allora da considerarsi una «manna dal cielo» come afferma il responsabile dell’
ambulatorio Roberto Gamba, Massimo de Albertis, in un’intervista a Sociale la donazione di 50.000 euro giunta da un anonimo donatore all’ambulatorio.
Nelle intenzioni del responsabile del servizio, le risorse saranno destinate alla riattivazione del progetto Sistema” destinato a quelle persone, i cosiddetti irriducibili, che per una concatenazione di difficoltà (personali, relazionali, di natura psichica) non riescono a mantenere o riallacciare legami con il tessuto sociale.
Il progetto prevede un insieme di interventi realizzati da psicologi, psichiatrici e medici delle dipendenze; la somma messa a disposizione dell’anonimo benefattore dovrebbe consentire un anno di attività, al termine del quale, sostiene De Albertis, «il vantaggio in termini economici e di efficacia sarà così evidente che il rinnovo avverrà in automatico».
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