SEI IN : BIB/DOC AREA STAMPA > Archivio articoli
ARCHIVIO ARTICOLI
Pubblicazione : 06/10/2016
Contro la povertà: "Non fermiamo la riforma"
È attualmente all’esame del Senato in vista di una definitiva approvazione il Disegno di legge delega sul contrasto alla povertà. L’intervento si inscrive in una più ampia strategia messa in campo dal governo nell’ambito del cosiddetto Piano nazionale contro la povertà, il cui passaggio decisivo saranno le decisioni in merito alle coperture finanziarie all’interno della prossima Legge di bilancio. Nel suo annuale Rapporto sulle politiche contro le povertà in Italia, intitolato quest’anno “Non fermiamo la riforma”, Caritas Italiana dà atto al Governo di segnare una netta discontinuità con la tradizione emergenziale di interventi una tantum prospettando un piano di interventi strutturale, ma al contempo sollecita l’adozione immediata di misure universali di sostegno al reddito finalizzate al contrasto del fenomeno, consistente ed in rapida crescita, di individui che si trovano in condizioni di povertà assoluta. L’Italia, si dice infatti, è l’unico paese insieme alla Grecia ad essere ancora sprovvista di un’assicurazione sociale universale contro le situazioni di vera e propria indigenza, al di sotto cioè di standard minimi. Se sul versante delle politiche passive di sostegno economico si auspica l’estensione del Reddito di inclusione (REI) fino a renderlo misura universale non limitata a talune categorie, dal punto di vista dei servizi  viene evidenziata l’urgenza di un adeguato e duraturo sostegno agli enti locali che gestiscono i servizi alla persona finalizzati all’inclusione sociale. Viene poi sottolineata la mancanza di incentivi per la ricerca attiva di un’occupazione durante il periodo di fruizione del REI dal momento che la stipula di un qualsiasi contratto di lavoro ne determina la decadenza. Altra questione di cui si sollecita la discussione riguarda il coordinamento fra i vari livelli di governo locale per quanto concerne le differenti misure di contrasto alla povertà già eventualmente presenti. In conclusione il Rapporto rileva la novità dell’approccio alla questione della povertà di cui la legge delega costituisce un importante elemento, sottolineando positivamente il dichiarato obiettivo di rendere strutturale il piano di contrasto con l’introduzione di una misura universalistica. D’altra parte si pongono interrogativi sulle effettive coperture finanziarie e sul sostegno agli enti locali sui quali grava la presa in carico degli utenti. Approfondisci