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Pubblicazione : 31/05/2017
In Piemonte i nuovi cantieri del Welfare
È stata approvata dalla Giunta regionale del Piemonte il 23 maggio scorso la strategia regionale “WECARE” (Welfare Cantiere Regionale), un documento di indirizzo che si pone l’obiettivo di coinvolgere tutti gli attori del territorio nella promozione di sviluppo locale e coesione sociale. Le risorse disponibili per l’attuazione delle misure previste da WECARE ammontano a oltre 20 milioni di euro (risorse FSE e FESR) destinate a promuovere l’innovazione nell'ambito della rete dei servizi sociali, migliorare la governance locale, stimolare la collaborazione tra soggetti pubblici, enti del terzo settore e imprese, sostenere lo sviluppo di progetti di imprenditorialità a vocazione sociale e di welfare aziendale. Alla delibera di Giunta faranno seguito i bandi a cui potranno partecipare, in base alla tipologia, enti gestori delle politiche sociali, Comuni, imprese, organizzazioni del terzo settore e associazioni di volontariato. Tutte le azioni dovranno essere volte a stimolare progetti sui territori, che dimostrino sostenibilità e replicabilità per promuovere coesione e inclusione sociale. Quattro le misure previste: Sperimentazione di azioni innovative di welfare territoriale (6,4 milioni di euro).  La Misura è finalizzata allo sviluppo un welfare di prossimità attraverso la sperimentazione di progetti capaci di individuare necessità emergenti dal tessuto sociale e di rispondervi con modalità innovative e partecipative. Sono richieste partnership tra pubblico e terzo settore e progetti elaborati a livello di Distretti della Salute e della Coesione sociale Temi prioritari della misura: integrazione socio-sanitaria, sostegno alle responsabilità genitoriali, contrasto alla povertà e all’esclusione sociale I progetti proposti dovranno prevedere una governance territoriale esercitata dall’ente pubblico e basarsi sulla sussidiarietà circolare (che stimola e valorizza il contributo di tutti nella realizzazione di beni e servizi). Progetti di innovazione sociale per il terzo settore (3,6 milioni di euro). Anche nell’ambito di questa misura si intende favorire il welfare di comunità e la risposta a bisogni sociali emergenti o non efficacemente affrontati. In un’ottica di sviluppo di un sistema di imprese sociali innovative. Nello specifico, i bandi saranno finalizzati a far emergere esperienze significative già esistenti e stimolare la sperimentazione e l’innovazione nei servizi erogati da cooperative, imprese sociali ed enti del terzo settore. Esempi di interventi finanziabili su questa misura: sperimentazione di modelli innovativi di servizi collaborativi rivolti a cittadini con fragilità sociale; servizi di assistenza leggera di prossimità; servizi di orientamento e benessere per cittadini con fragilità sociale; valorizzazione delle pratiche dell'economia civile; sperimentazioni di utilizzo di tecnologie funzionali alle emergenze sociali e/o pari opportunità e all'accesso dei servizi. Rafforzamento di attività imprenditoriali che producono effetti socialmente desiderabili (5 milioni di euro messi a disposizione attraverso la costituzione di un fondo per l’erogazione di uno strumento finanziario misto o attraverso agevolazioni nella forma di garanzie e/o prestiti). La Misura sostiene la creazione e l’ampliamento di capacità avanzate per lo sviluppo di prodotti e servizi grazie a iniziative imprenditoriali che producono beni e servizi rispondenti ad esigenze sociali. Potranno accedere a questa Misura tutte le imprese sociali e le PMI propongano progettualità inerenti i temi della salute e del benessere, della povertà e dell’esclusione sociale, dei cambiamenti demografici (invecchiamento della popolazione, non autosufficienza). Promozione del Welfare aziendale (4 milioni di euro) finalizzata alla realizzazione di servizi che migliorino il benessere dei dipendenti e la conciliazione dei tempi di lavoro con i tempi di vita. Ai bandi di questa misura potranno accedere le piccole e medie imprese (PMI) con progetti ideati in rete (gruppi di PMI) e relativi a servizi accessibili non solo per i dipendenti ma anche per i residenti dei territori in cui le aziende operano. Tra le azioni ammissibili figurano: i nidi aziendali, i progetti per il sostegno al rientro dal congedo parentale, l’attivazione di smart working e il telelavoro; incentivi per la pratica di sport, iniziative culturali, sostegno allo studio, l’attivazione di servizi di cura per familiari anziani o non autosufficienti; opportunità di welfare integrativo e mutualistico; progetti di volontariato aziendale. È, inoltre, prevista un’azione di accompagnamento (dotata di un budget di un milione di euro) che consiste in capacity building del territorio. Il soggetto incaricato dell’accompagnamento, selezionato attraverso una gara d’appalto, svolgerà un’attività di animazione e stimolazione dei soggetti locali e di facilitazione dei partenariati sui territori. Supporterà poi i partenariati costituiti nella definizione dell’idea progettuale, nella sua trasformazione in progetto esecutivo e nella sua implementazione.  

con questo piano la Regione Piemonte si pone come protagonista in ambito nazionale delle politiche di innovazione sociale, per rispondere a nuovi bisogni sociali che gli strumenti tradizionali del nostro sistema di welfare non sono più in grado di intercettare. Augusto Ferrari,  Assessore regionale alle Politiche sociali, alla famiglia e alla casa

 
Questa deliberazione è un'iniziativa che consentirà il rafforzamento delle esperienze di sperimentazione esistenti nel territorio regionale, cercando di stimolare, attraverso il Por Fesr, progettualità di grandi dimensioni e di finanziare anche progetti più contenuti, compresi quelli di start up Giuseppina De Santis, Assessore regionale alle attività produttivi
Fonte: Regione Piemonte Approfondimento: Intervista di "Secondo Welfare " all'assessore Augusto Ferrari