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Pubblicazione : 16/12/2014
Gli orizzonti del possibile: Atlante dell’infanzia a rischio
Si intitola “Gli orizzonti del possibile Atlante dell’infanzia (a rischio)” il rapporto 2014 sulla situazione italiana pubblicato da “Save The Children”. Un terzo dei bambini in Italia (37%) vive nei grandi centri urbani o nelle aree circostanti, luoghi in cui sono molto limitate le possibilità di giocare in strada (lo fa solo il 6,4% dei bambini) in spazi outdoor protetti: un bambino su quattro gioca in cortile e quattro su dieci giocano nei giardini pubblici Anche l’ambiente domestico si rivela spesso non a misura di bambino: quasi 1 minore su 4 vive in famiglie che dichiarano di abitare in appartamenti umidi o con tracce di muffa alle pareti e sono 1 milione e 300 mila i minori le cui famiglie denunciano situazioni di sovraffollamento abitativo. Anche sui minori, poi ricade l’aggravarsi dell’emergenza abitativa: nel 2013 sono ben 65 mila i nuclei familiari ad aver ricevuto un’ingiunzione di sfratto per morosità incolpevole (+8,3% rispetto all’anno precedente). In crescita anche la povertà assoluta che riguarda ormai il 13,8% dei minori - oltre un milione e 400 mila tra bambini e ragazzi (con un incremento del 37% di minori interessati dal fenomeno rispetto al 2012) – mentre più del 68% delle famiglie sono costrette a tagliare sugli alimenti o a comprare cibo di qualità inferiore. Save the Children segnala anche le dimensioni non materiali della povertà: ai bambini e ai ragazzi italiani mancano anche la lettura (il 47,9% dei bambini di età compresa tra i 6 e i 17 anni non ha letto neanche un libro nell’ultimo anno), l’attività culturale (il 60,8% non ha visto neanche una mostra o un museo nel 2013) o l’esperienza di un viaggio (il 51,6% dei bambini vive in famiglie che non possono permettersi nemmeno una settimana all’anno di ferie lontano da casa). Un altro dato che emerge dal Rapporto riguarda i pomeriggi di “tempo vuoto”: il 53,7% degli adolescenti non pratica neanche un’attività sportiva continuativa, mentre il tempo pieno esiste in poche scuole (nelle regioni del nord si si arriva al 50% ma altre regioni come la Campana e la Calabria sono di poco al di sopra del 6%). «Gli orizzonti a disposizione dei nostri bambini sono sempre più chiusi: si riducono gli spazi di autonomia, socialità, svago, e si riducono gli spazi mentali, le opportunità di formazione e crescita intellettuale e relazionale, sospingendo sempre più bambini ai margini» ha dichiarato Valerio Neri, Direttore Generale Save the Children, in occasione della presentazione del Rapporto, portando l’attenzione sul tema delle periferie, il cui disagio è «sotto gli occhi di tutti». «Le periferie dei nostri giorni – ha concluso Neri - sono le nuove città dei bambini.  Da qui dobbiamo cominciare se vogliamo riaprire spazi di futuro e opportunità per l’infanzia nel nostro Paese». L’Atlante contiene anche la segnalazione di una molteplicità di interventi e pratiche coraggiose e innovative realizzate per riaprire gli orizzonti dei minori e delle loro famiglie. La pubblicazione dell’Atlante è parte integrante della Campagna “Illuminiamo il futuro”, lanciata nel maggio 2014: Save the Children ha aperto 11 “Punti Luce” in 8 regioni, cioè «spazi ad alta densità educativa in zone prive di servizi e opportunità, dove bambini e adolescenti possono studiare, giocare, avere accesso ad attività sportive, culturali e ricreative». La Campagna contempla anche lo strumento della “dote educativa”, un piano formativo personalizzato che consente ad esempio l’acquisto di libri e materiale scolastico, l’iscrizione a un corso di musica o sportivo, la partecipazione ad un campo estivo o altre attività educative individuate sulla base anche delle inclinazioni del singolo bambino. Nell’Atlante, Save The Children chiede il varo di un piano nazionale di contrasto della povertà minorile che, come ha dichiarato Raffaela Milano direttore Programmi Italia-Europa di Save the Children, deve prevedere anche l’estensione della cosiddetta nuova social card a tutte le famiglie in povertà assoluta con minori, semplificando i criteri di accesso e rafforzando le misure di accompagnamento e valutazione. «Vanno previsti – ha detto ancora Milano - interventi mirati per le aree più deprivate sul piano dei servizi per l’infanzia e l’adolescenza e delle opportunità educative». Approfondisci   http://www.savethechildren.it/