SEI IN : BIB/DOC AREA STAMPA > Archivio articoli
ARCHIVIO ARTICOLI
Pubblicazione : 14/10/2016
Giovani e casa: Una ricerca Nomisma e Censis
La questione abitativa sembra essere uno scoglio insormontabile per i giovani italiani, che faticano a trovare una propria indipendenza, dovendo condividere la casa dei genitori. Sidief (Società italiana di iniziative edilizie e fondiarie), ha promosso un'indagine sull'argomento, realizzata da Censis e Nomisma. La ricerca, dal titolo “I giovani e la casa. La generazione dei Millennials di fronte alla questione abitativa”, è stata presentata la mattina del  a Roma il 12 ottobre scorso, nel corso del convegno “Verso la casa taxi? La domanda abitativa dei giovani”. Dallo studio emerge come nel nostro Paese il 62,5% dei giovani tra i 18 e i 34 anni viva ancora con i genitori, dato che stride  rispetto alla media europea (48,1%) e a quella statunitense (32,1%). Nel nord Europa, poi, questi numeri diminuiscono ancora, arrivando al 22,9% in Norvegia, 20,1% in Finlandia e 19,7% in Danimarca. Sono solo la Grecia, la Slovacchia e la Croazia a registrare numeri più alti rispetto all'Italia. Da sottolineare è la marcata differenza, in Italia, tra i generi: se le donne tra i 18 e i 34 anni di età che vivono con i genitori sono il 56,9%, gli uomini arrivano al 68%. Situazione lavorativa dei giovani e costi troppo elevati sono le cause di questa scarsa autonomia abitativa. Emerge però un dato inaspettato e interessante: è mutato il modo di vedere la casa; non più legata al concetto di famiglia o di coppia, ma luogo all'interno di un quartiere prescelto e ritenuto appetibile. E' dunque il quartiere stesso a far nascere un senso di appartenenza, non le quattro mura domestiche. «Oltre al prezzo – spiega Stefano Sampaolo del CENSIS – il principale criterio di scelta è la posizione nel contesto urbano in rapporto alla rete del trasporto pubblico». Vengono prediletti appartamenti piccoli, collocati in zone urbane ritenute di qualità; i giovani stanno attenti anche alla sostenibilità dei materiali, al risparmio energetico. L'affitto è tendenzialmente associato ad uno spreco di denaro, viene quindi preferito l'acquisto. Emerge, secondo la ricerca, la mancanza di alloggi adatti ai giovani (spazi piccoli e pronti, connessi con il resto della città, poco costosi), nonostante il fatto che solo nei capoluoghi il patrimonio di case vuote è di 1,8 milioni di unità. Approfondisci